CSRD è obbligatorio farla? Quando devo adattarmi?

La CSRD, acronimo di the Corporate Sustainability Reporting Directive, è la nuova direttiva europea, attiva da gennaio 2023, che modernizza e rafforza le norme in materia di informazione sociale e ambientale che le imprese hanno l’obbligo di comunicare. In pratica richiede la presentazione di una relazione completa che garantisca la confrontabilità delle caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG) dell’impresa rispetto alle sue comparabili.

Con il suo impegno per la neutralità climatica da raggiungere entro il 2050, l’Europa sta lavorando per la creazione di un sistema economico-finanziario più sostenibile, volto a rendere le imprese, gli investitori e i consumatori consapevoli e responsabili del proprio impatto sul pianeta, sia attraverso la produzione che attraverso il consumo.

CSRD cos’è e a cosa serve

Secondo un calendario prestabilito, una serie sempre più ampia di imprese sarà ora tenuta a riferire sulla sostenibilità. Le norme garantiranno che le parti interessate abbiano accesso alle informazioni di cui hanno bisogno per valutare l’impatto delle imprese sulle persone e sull’ambiente. Per gli investitori ci sarà la possibilità di valutare i rischi finanziari e le opportunità derivanti dai cambiamenti climatici e da altre questioni di sostenibilità. La CSRD richiede inoltre che sia garantita la veridicità delle informazioni sulla sostenibilità che le società riferiscono e fornirà la tassonomia digitale delle informazioni sulla sostenibilità.

Riferimenti normativi

Le società soggette alla CSRD (2022/2464/UE), dovranno presentare delle relazioni secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Gli standard sono stati sviluppati dall’EFRAG, precedentemente noto come European Financial Reporting Advisory Group, un organismo indipendente che riunisce varie parti interessate.

L’ ESRS è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 22 dicembre 2023 sotto forma di regolamento delegato.

Obbligo di presentazione della CSRD

L’introduzione della CSRD amplia il perimetro di aziende coinvolte nella redazione dell’informativa di sostenibilità rispetto alla precedente normativa, chiamata NFRD (Non-Financial Reporting Directive). Da una semplice stima, l’Europa prevede che le società che dovranno scrivere l’informativa crescerà notevolmente. Vediamo quali sono le aziende coinvolte e quando accadrà.

Rendicontazione nel 2024 da fornire a partire dal 2025

Si applicano le disposizioni agli Enti di Interesse Pubblico rilevanti, con più di 500 dipendenti e che sono già soggette alla Rendicontazione non Finanziaria NFRD.

Rendicontazione nel 2025 da fornire a partire dal 2026

Si applicano le disposizioni alle grandi aziende che non sono attualmente soggette alla direttiva di Rendicontazione non Finanziaria, ma con almeno 2 delle 3 caratteristiche seguenti: più di 250 dipendenti, 40 milioni di euro di fatturato, 20 milioni di euro di attività totali.

Rendicontazione nel 2026 da fornire a partire dal 2027

Si applicano le disposizioni anche agli istituti di credito minori e non complessi, agli assicuratori e alle PMI quotate in borsa. Faranno eccezione in alcuni casi le filiali e succursali se la casa madre le includerà nella sua relazione. Infine anche le microimprese e le PMI non quotate in borsa potranno adeguarsi volontariamente alla direttiva CSRD allo scopo di migliorare e standardizzare la propria comunicazione verso i terzi.

La rendicontazione CSRD è utile alle aziende?

In un contesto normato e regolamentato come l’Unione Europea, che ha preso una direzione chiara e si è impegnata a raggiungere impatto zero entro il 2050, la CSRD è la direttiva che permette di distinguere chi sta lavorando anche per il bene comune da chi lo fa solo per profitto personale.

La direttiva CSRD riveste quindi una grande importanza per le aziende stabilendo i requisiti per la redazione dei rapporti di sostenibilità.

Avere requisiti chiari e l’obbligo di presentazione di una relazione completa, garantiscono la confrontabilità delle caratteristiche ambientali, sociali e di governance (ESG), consentendo agli stakeholder di prendere decisioni consapevoli e sostenibili.

L’obbligo di presentazione del Rating ESG a investitori, dipendenti e consumatori, ingenera un continuo processo migliorativo con l’intento di guidare la transizione verso un’economia più sostenibile almeno in Europa.

Caratteristiche del Report di Sostenibilità secondo CSRD

La direttiva CSRD prevede che la revisione del Report di Sostenibilità venga effettuata da un certificatore accreditato (statutory auditor). Si partirà con la Limited Assurance per arrivare più avanti alla Reasonable Assurance. Lo scopo è la verifica delle informazioni da parte di terzi per aumentare l’affidabilità del report stesso.

La scrittura del Report di Sostenibilità dovrà seguire una tassonomia digitale, andrà digitalizzato e uniformato utilizzando il linguaggio XHTML e il linguaggio di marcatura XBRL. Lo scopo è aumentarne la diffusione e permetterne a tutti la lettura.

Per garantire una maggiore integrazione tra le informazioni di carattere finanziario e le informazioni non finanziarie che descrivono l’impegno nel miglioramento dei parametri ESG, le imprese devono ora includere il Report di Sostenibilità all’interno della stessa Relazione sulla Gestione.

Standard ESRS

Il 31 luglio 2023 la Commissione Europea ha adottato il primo set di standard applicativi (ESRS) per consentire alle imprese di adempiere agli obblighi di reporting previsti dalla nuova CSRD. Tali standard sono sbilanciati verso interessi ambientali, considerati al momento critici, ma forse anche più facilmente misurabili.

  • ESRS 1: Prescrizioni generali
  • ESRS 2: Informazioni generali
  • ESRS E1: Cambiamenti climatici
  • ESRS E2: Inquinamento
  • ESRS E3: Acque e risorse marine
  • ESRS E4: Biodiversità ed ecosistemi
  • ESRS E5: Uso delle risorse ed economia circolare
  • ESRS S1: Forza lavoro propria
  • ESRS S2: Lavoratori nella catena del valore
  • ESRS S3: Comunità interessate
  • ESRS S4: Consumatori e utilizzatori finali
  • ESRS G1: Condotta delle imprese

Il documento completo riferito agli ESRS contiene la descrizione completa di ogni singola voce ed è una prima versione che verrà aggiornata e completata dall’EFRAG negli anni a venire.