Compensare CO2 in Italia per un’Europa Carbon Neutral

Impossibile negarlo, per quanto possiamo ridurre il nostro impatto, obiettivo primario di qualunque azienda per raggiungere il Target 2050 Europeo di Carbon Neutrality, resterà sempre un’impronta carbonica da compensare.

Compensare oggi o “domani”?

Se è vero che il nostro impatto si misura sempre in emissione di gas serra, compensare subito, oggi, una parte di queste nostre emissioni senza ancora nemmeno sapere quante siano… NON è greenwashing, è anzi indice di una grande consapevolezza! Certo, ma solo se fatto in modo trasparente, certificato, onesto e seguendo la regola della prossimità: compensa dove inquini, compensa in Italia!

In tempo di crisi, la natura ci insegna la via

Piantare nuovi alberi è un gesto nobile, persino poetico, ma non risolverà all’istante la crisi ambientale che stiamo vivendo. Soprattutto perché la parte difficile non è piantare un albero, ma è gestire una foresta in modo che non si ritrovi in pochi anni ad essere in realtà più un peso che un vantaggio per il pianeta! E poi parliamoci chiaramente, di fronte a un’inflazione esagerata si agisce con un aumento dei tassi proporzionato, con la speranza di riportare la situazione in una fase di equilibrio. 

Allo stesso modo di fronte alla crisi ambientale che oggi affrontiamo dobbiamo affidarci a soluzioni che permettono di essere molto più incisivi prima di poter tornare a godere di gesti nobili e poetici. Le foreste di Bambù gigante sono una delle soluzioni al problema.

Chi certifica l’assorbimento di emissioni da parte del Bambù?

L’assorbimento di CO2 delle piantagioni di Bambù è pari a 57 volte maggiore rispetto all’assorbimento di un normale impianto arboreo.Lo dice la nuovissima normativa UNI PDR 156/2024, redatta sulla base degli studi del Politecnico di Milano, secondo cui un ettaro di bambuseto gestito secondo i metodi definiti nel disciplinare, assorbe in media ogni anno 443 tonnellate di CO2, pari a 57 volte di più rispetto a un bosco misto italiano.

Per essere ancora più precisi, parliamo della UNI/PdR 156:2024 Linee guida per la realizzazione di bambuseti di bambù gigante (Phyllostachys edulis o pubescens) per l’assorbimento della CO2. La prassi di riferimento definisce i requisiti per la realizzazione, secondo un disciplinare agronomico formalizzato, di piantagioni (bambuseti) di bambù gigante (Phyllostachys edulis o pubescens), finalizzati prioritariamente alla cattura di CO2. Il documento definisce la quantità di tonnellate di CO2 stoccate per ciascun progetto sulla base della superficie del bambuseto e della durata del progetto sulla stimata ex ante e/o ex post, tramite un algoritmo di calcolo. Nel documento si descrive anche l’utilizzo della Blockchain quale tecnologia idonea alla emissione di Token NFT, a garanzia di tracciabilità e trasparenza di ogni progetto.

A chi rivolgersi per compensare tramite foreste di Bambù gigante

Forever Zero CO2 è un progetto di Forever Bambù: azienda italiana che dal 2014 ha avviato la piantumazione di foreste di Bambù Gigante in Italia, recuperando terreni abbandonati o depauperati dall’agricoltura intensiva, con un progetto di economia circolare che prevede l’utilizzo della materia prima per produrre bioplastica durevole e molti altri prodotti.
Grazie all’esclusivo protocollo di gestione agro-forestale biologico e simbiotico applicato da Forever Bambù, prima sul terreno e poi sulla foresta, le piantagioni di Forever Bambù assorbono 57 volte la quantità di CO2 di un bosco misto, a parità di superficie e condizioni climatiche.

Forever Zero CO2 nasce proprio per offrire alle aziende la possibilità di compensare in Italia la loro carbon footprint. Sì perché Forever Bambù porta questi polmoni verdi vicino alle zone dove si inquina.

Come viene certificata la compensazione?

Grazie alla nuova normativa UNI PDR 156/2024 e alla tecnologia blockchain NFT, oggi è possibile compensare da subito le proprie emissioni in modo certificabile e univoco.

  • La certificazione dei risultati di mitigazione è stata convalidata da progetti di ricerca con prestigiosi enti indipendenti (Università di Siena, Università La Sapienza, Università della Tuscia, Isires e RINA)
  • La garanzia di univocità è ottenibile grazie a TOKEN registrati su blockchain. In pratica ogni unità di quantità compensabile viene associata univocamente a un Token; chi deve compensare acquista un certo numero di Token che vengono “bruciati” ovvero resi indisponibili all’acquisto per chiunque altro e assegnati come proprietà all’acquirente
  • Forever Bambù ha già reso disponibili sotto forma di Token oltre 1 milione di tonnellate di CO2 assorbita secondo l’algoritmo creato dal Politecnico di Milano e inserito nella UNI PDR 156/2024.

Acquistare Token oggi è un investimento per il futuro

Non solo, in un’ottica prettamente di mercato, la tendenza del costo della certificazione è in aumento costante. Chi ha l’obbligo di compensare cresce in numero ogni anno e le tonnellate di CO2 a disposizione per farlo non sono moltissime. Per questo la normativa ha previsto che sia possibile acquisire oggi dei Token che potranno essere bruciati nei prossimi anni, al fine di ridurre i costi sia per l’acquisto a prezzi più convenienti che per una logica di economia di scala che renderà il prezzo del costo a tonnellata inferiore.

Chiedi una valutazione e scoprirai che, prenotando in anticipo delle quantità di compensazione un po’ più importanti, se in seguito alla Carbon Footprint definitiva dovessero risultare superiori al necessario, potranno essere riportate all’anno successivo. Il tutto in Italia e in modo verificabile!

Per avere maggiori informazioni e una valutazione personalizzata, scrivici tramite la pagina di contatto. Risponderemo nel minor tempo possibile.